Ottimo anche il risultato raggiunto dalla combinazione delle due molecole immuno-oncologiche, nivolumab e ipilimumab
La combinazione di immunoterapia e chemioterapia e la duplice immunoterapia possono cambiare la vita nel trattamento in prima linea dei pazienti con tumore dell'esofago in fase avanzata. Lo mette in evidenza lo studio CheckMate-648, presentato al Congresso dell'Asco, la Società americana di oncologia clinica. Sono stati coinvolti 970 pazienti colpiti da questa tipologia di cancro, nella sua forma a cellule squamose avanzato o metastatico e mai trattati in precedenza. "Nei primi, la combinazione di nivolumab più chemioterapia - spiega Stefano Cascinu, primario dell'unità di Medicina oncologica Irccs Ospedale San Raffaele di Milano parlando della molecola il cui uso per questa forma tumorale non è ancora stato approvato dall'Aifa - ha mostrato un vantaggio davvero impressionante in termini di sopravvivenza globale mediana nel confronto con la sola chemioterapia, pari a 15,4 mesi rispetto a 9,1 mesi.
Terapia sperimentata su 6 casi difficili da team italo-tedesco
Previsto nell’Istituto dei tumori di Napoli il reclutamento di 30 nuovi ricercatori under 40. Più della metà degli studi approvati presentati da donne
IEO, gene già coinvolto in un altro tumore, serve il test genetico
L'iniezione scudo a mRna utilizza la stessa tecnologia degli attuali vaccini Covid ed è in fase di test negli studi di Fase III della fase finale
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Lo studio, pubblicato su JAMA Oncology, affronta un problema importante nel cancro alla prostata: come separare la forma a crescita lenta della malattia, che difficilmente causa danni, dal cancro più aggressivo
Un gruppo di scienziati ha ideato un sistema che sfrutta le citochine, facendo in modo che queste molecole si localizzino efficacemente all’interno delle neoplasie
Leccese: “Il sintomo più tipico della spondiloartrite assiale è la lombalgia più comunemente nota come mal di schiena”
C'è un legame tra i batteri dell'intestino e e le cellule germinali
Firmato e inviato alle principali Istituzioni del Paese un documento con cui si chiede di potenziare la rete diabetologica, di garantire l’equo accesso alle cure su tutto il territorio nazionale, di investire in prevenzione e diagnosi precoce, di svi
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